Coronavirus e volontariato: tutto ciò che bisogna sapere sulla fase 2

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Alcuni video realizzati dai CSV per rispondere a una serie di quesiti su modalità e regole da seguire per svolgere attività di volontariato, durante questo delicato periodo

La cosiddetta “fase 2” è iniziata anche per il mondo del volontariato e oltre a tanti dubbi e incertezze su come sarà il futuro, si porta con sé tutta una serie di domande sul presente. Per questo i Centri di Servizio per il Volontariato hanno  realizzato un video, nel quale l'avvocato esperto di enti del terzo settore e docente di diritto amministrativo dei servizi sociali dell’Università Bicocca di Milano, Raffaele Mozzanico, risponde a una serie di quesiti su come svolgere volontariato, nel periodo che va dal 4 al 17 maggio, per la gestione emergenza Coronavirus. 

Per tutta la fase 1 il volontariato, seppur svolto in condizioni difficili e con modalità fuori dall'ordinario, è stato una risorsa importante per il Paese. Adesso che l'emergenza non è ancora finita ma lentamente si può iniziare a ripartire, le associazioni che svolgono attività di volontariato hanno bisogno di massima chiarezza su come operare. Nel question time video vengono affrontate alcune domande fondamentali, definendo, anzitutto, gli ambiti in cui è possibile fare volontariato, che rimangono circoscritti, in parte, a quelli segnalati dai precedenti Dpcm e quindi ai bisogni fondamentali, con in più l'attività degli enti connessi ai centri residenziali diurni della disabilità, che nella fase 2 vengono riaperti. Un altro punto riguarda chi può svolgere volontariato e conferma che possono farlo coloro che sono associati ad organizzazioni o a onlus e, in seguito la Riforma del Terzo settore, anche singoli volontari che collaborano con questi enti, ad eccezione degli operatori over 65 per i quali occorrono eventuali valutazioni. 

Vengono poi chiariti altri nodi cruciali come la documentazione che i volontari devono avere con se durante gli spostamenti e quali regole devono seguire; come si devono coordinare le organizzazioni no profit e gli enti locali e infine l'incompatibilità dei volontari con lo status di lavoratori che, per la durata dell'emergenza dal 31 gennaio al 31 luglio, può essere sospesa.

Il video è fruibile sul sito di Volabo: https://www.volabo.it/coronavirus-come-fare-attivita-di-volontariato-nella-fase-2/

Sul sito di Volabo anche alcune "pillole" costruite dall'Università del Volontariato: https://www.volabo.it/pillola-formativa-da-univol-it-fare-illa-volontariatoa-in-emergenza-covid19/

Tags: Volontariato, Sanità e salute, Territorio nazionale