Il Reddito di solidarietà fa un altro passo avanti: approvato il Regolamento attuativo

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Il contributo andrà da un minimo di 80 ad un massimo di 400 euro ed è destinato a famiglie anche unipersonali con Isee inferiore ai 3mila euro

Il Reddito di solidarietà fa un altro passo avanti. Dopo l’approvazione della legge regionale 19 dicembre 2016 n. 24 (“Misure di contrasto alla povertà e sostegno al reddito”) è stato approvato nei giorni scorsi il Regolamento attuativo (previsto dalla stessa normativa) con cui vengono definite le caratteristiche e le modalità di erogazione della nuova misura.

Il Reddito di solidarietà (RES), che verosimilmente dovrebbe divenire operativo entro l'estate, andrà va  integrare la misura del SIA (misura nazionale di sostegno al reddito varata dal Governo a maggio 2016 e partita su tutto il territorio nazionale nel settembre 2016) ampliandone sostanzialmente la platea di beneficiari. Se il SIA, infatti, è rivolto alle famiglie con reddito Isee uguale o inferiore a 3mila euro, con figli minori o con disabilità o in presenza di una donna in stato di gravidanza, il RES estende il beneficio a tutti i nuclei familiari includendo anche quelli unipersonali e le famiglie senza figli o con figli maggiorenni (sempre con un Isee uguale o inferiore a 3mila euro).

Il RES (così come il SIA) andrà da un minimo di 80 euro, per i nuclei composti da una sola persona, a un massimo di 400 euro al mese, per quelli composti da e 5 o più membri, e sarà destinato a chi è residente in regione da almeno 24 mesi.
I beneficiari della misura saranno coinvolti in un “Progetto di attivazione sociale e di inserimento lavorativo”, con l’obiettivo di favorire l’occupazione delle persone in età da lavoro e di combattere l’esclusione sociale per coloro che non sono nelle condizioni di poter lavorare. L’erogazione del Reddito di solidarietà ai nuclei che l’avranno ottenuto avverrà, bimestralmente, attraverso accredito su un’apposita Carta acquisti prepagata.

>> Maggiori informazioni sul sito della Regione

Tags: Povertà e inclusione sociale, Emilia Romagna