Più formati e competenti, il progetto di Anpas Emilia-Romagna, Cri e Misericordie per i volontari Covid

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Con la raccolta fondi "Insieme si può" la Regione mette a disposizione 300mila euro per la formazione del personale volontario. Bonaccini-Donini: "I volontari linfa vitale per il nostro territorio"

Al via il progetto di formazione rivolto ai volontari covid impegnati sul territorio emiliano-romagnolo, sostenuto dalla Regione grazie alla raccolta fondi "Insieme si può, l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus" e gestito da Anpas Emilia-Romagna, Croce Rossa e Federazione regionale delle Misericordie. In totale 300mila euro destinati ad accrescere le competenze dei 36mila volontari di Anpas Emilia-Romagna, Croce Rossa Italiana (Cri) e Misericordie, che da da Piacenza a Rimini, sono impegnati nel trasporto sanitario.

Il progetto è stato illustrato alla stampa lo scorso martedì 23 novembre dal presidente della Regione Stefano Bonaccini insieme all'assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini e dai presidenti delle organizzazioni coinvolte: Miriam Ducci di Anpas Emilia-Romagna, Antonio Scavuzzo di Cri Emilia-Romagna, Israel De Vito delle Misericordie Emilia-Romagna.

L'obiettivo del percorso di studio è consolidare e rafforzare le capacità organizzative, relazionali, di prevenzione dei rischi per la salute individuale e collettiva, di cura e assistenza, elevando ulteriormente quanto già assicura lo standard previsto dalla normativa regionale. Attraverso una piattaforma online e lezioni sul campo, il corso affronterà quindi metodi e tecniche per la prevenzione e il controllo dell’infezione da SARS-CoV-2, farà formazione sull’uso dei Dispositivi di protezione individuali (Dpi), approfondirà le capacità relazionali nella gestione del trasporto sanitario in emergenze epidemiologiche e in eventi catastrofici.

Il progetto nasce da un dato evidente: nelle fasi di picco pandemico c’è stato un incremento imponente dei fabbisogni di trasporto sanitario in emergenza-urgenza, oltre che del trasporto cosiddetto “secondario” per le dimissioni protette di pazienti Covid-19. In fase emergenziale, spesso, sono proprio gli addetti al trasporto sanitario (e dunque impegnati anche nel 118) ad avere per primi un contatto diretto con il paziente, senza sapere se è positivo o negativo, se si tratta di un caso sospetto di Covid-19. È quindi necessario consolidare e rafforzare la preparazione di chi interviene, tanto più se volontario. Del resto i dati del 2020 parlano chiaro: su un totale di 627.904 servizi di trasporto sanitario di urgenza in Emilia-Romagna, 300.118 hanno chiamato in causa mezzi delle associazioni di volontariato come Cri, Anpas e Misericordie. Nel 48% dei casi, in sostanza, il volontariato è intervenuto con i propri mezzi in aggiunta a quelli del sistema 118.

“I volontari sono una presenza preziosa per il nostro territorio - ha commentato Stefano Bonaccini, presentando il progetto - un’autentica linfa vitale. Rappresentano un patrimonio da promuovere e valorizzare in tutti i modi, anche attraverso percorsi di formazione mirati. Anche in situazioni normali, e a maggior ragione da quando è iniziata l’epidemia, i volontari e le loro organizzazioni, che non ringrazieremo mai abbastanza a nome di tutta la collettività, hanno dato un contributo fondamentale, mostrando grande disponibilità e generosità. Riteniamo dunque giusto e doveroso sostenere questo bel progetto con risorse che sono sempre frutto della generosità: quella di coloro che hanno partecipato alla raccolta fondi indetta dalla Regione per far fronte all’emergenza Coronavirus”.

In totale il crowdfunding “Insieme si può, l’Emilia-Romagna contro il Coronavirus” promossa dalla Regione per affrontare l’emergenza, ha infatti totalizzato ad oggi oltre 92.400 donazioni e 78 milioni di euro, tra versamenti destinati alla campagna (13.611.000 euro) e alle Aziende sanitarie (64.429.000 euro).

Secondo Miriam Bucci, Presidente di Anpas Emilia-Romagna, il progetto di formazione rappresenta per i volontari covid emiliano-romagnoli, una opportunità di "ampliare le proprie competenze per cercare di prevenire e di affrontare questa nuova tipologia di emergenza con più strumenti, che attraverso la formazione diventano un patrimonio per tutto il nostro mondo. Questo progetto ci ha consentito di essere una squadra, di essere insieme - Anpas, Cri, Misericordie - unite da un unico obiettivo: rispondere ai bisogni dei cittadini della nostra regione".

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