Contrasto alla povertà: dodici nuovi Empori Solidali in Emilia Romagna

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Presentati i dati dell’Associazione regionale

7.545 i nuclei familiari raggiunti dagli Empori Solidali nell’arco dello scorso anno, per un totale di 24.593 persone di cui 7.966 sono minori di 15 anni. Sono i principali dati che emergono dalla rilevazione annuale effettuata dall’Associazione degli Empori Solidali dell’Emilia-Romagna (www.emporisolidaliemiliaromagna.it).

Gli Empori Solidali sostengono le famiglie in transitoria situazione di disagio economico, per consentire loro di ripartire in modo autonomo: dai 27 esistenti nel 2022 sono arrivati ad essere 39 nel 2023. I volontari coinvolti nella gestione sono 1.155, tra quelli stabili e quelli occasionali che aiutano per iniziative, come, ad esempio le raccolte alimentari.

Quasi tutti gli empori solidali sono accreditati al Banco Alimentare e da esso ricevono in media il 34% dei beni che poi redistribuiscono. La restante parte proviene da raccolte, donazioni di aziende sostenitrici (sono 437), acquisti effettuati per procurare beni di prima necessità difficili da reperire gratuitamente.

Gli empori della Regione Emilia-Romagna lavorano in rete dal 2016; nel 2017 è stato siglato il protocollo di intesa tra Regione, ANCI e CSVERnet per la valorizzazione degli empori. A fine 2021 è nata Empori Solidali Emilia-Romagna odv, associazione di secondo livello che si avvale del supporto del Centro Servizi Volontariato di Modena e Ferrara per la segreteria organizzativa.

Gli empori sono stati e sono presidi di comunità importantissimi anche durante le emergenze - dalla pandemia alla guerra in Ucraina (con l’arrivo di numerosi profughi) all’alluvione di un anno fa in Romagna, attivandosi per accogliere beneficiari in più e lavorando in stretta sinergia con gli enti preposti a gestire la crisi, come Regione e Protezione Civile, e collaborando con Banco Alimentare e Caritas Emilia-Romagna.

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