Inclusione sociale e lavoro, dalla Regione 20 milioni di euro per le persone fragili e vulnerabili
Il bando, finanziato con con fondi FSE, è la prima attuazione alla legge regionale 14 del 2015 per l’inserimento al lavoro delle persone fragili e vulnerabili
Venti milioni di euro per dare una prima attuazione alla legge regionale 14 del 2015 per l’inserimento al lavoro, l’inclusione sociale e l’autonomia attraverso il lavoro delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità.
E' questo l'obiettivo del Bando promosso dalla Regione Emilia Romagna, finanziato con i fondi FSE, per dar risposta ai fabbisogni individuati in 38 Accordi di programma distrettuali e nei relativi Piani integrati territoriali, rendendo disponibili in ciascun ambito distrettuale misure di politica attiva che possano garantire alle persone fragili e vulnerabili di realizzare un programma di interventi personalizzato e integrato, definito insieme ad un’equipe multiprofessionale costituita da operatori dei servizi per il lavoro, del sociale e della sanità.
L'invito è rivolto agli enti accreditati per la formazione e a quelli che avranno presentato alla data di scadenza del Bando domanda di accreditamento dei servizi per il lavoro (Prestazioni per l’inserimento lavorativo e l’inclusione - Area 2 di Accreditamento), enti questi ultimi che opereranno nell’ambito della Rete Attiva per il Lavoro costituita dai servizi pubblici e dai privati accreditati, coordinata dall’Agenzia Regionale per il Lavoro e volta a rafforzare i servizi per chi cerca e occupazione e rispondere con efficacia, specializzazione e innovazione alle esigenze dei cittadini e del sistema economico-produttivo.
La definizione del Programma di intervento integrato e personalizzato sarà a cura dell’equipe multi-professionale referente per ambito distrettuale, e si comporrà delle misure di politica attiva che saranno finanziate in esito a questo bando e di ulteriori interventi tra cui azioni di supporto alla persona, alla famiglia e rete sociale, azioni di integrazione sociale (corsi di lingua italiana e mediazione culturale per immigrati), azioni volte a favorire la permanenza al domicilio di persone non autosufficienti, contributi economici per servizi alla persona, per cure o prestazioni sanitarie, per servizi trasporto e mobilità, per i servizi scolastici, per l’alloggio, per buoni spesa o buoni pasto o a integrazione del reddito familiare e azioni di accoglienza abitativa temporanea finalizzate al reinserimento sociale e alla riacquisizione dell’autonomia.
"La legge 14 del 2015 da cui deriva questo bando è uno dei provvedimenti più innovativi che la Regione abbia fatto, perché cambia completamente il modello organizzativo con cui avviene la presa in carico delle persone fragili e l'offerta di servizi. - ha commentato la Vicepresidente Elisabetta Gualmini - Per la prima volta il settore sociale, sanitario e del lavoro sono vincolati a lavorare insieme e dare risposte condivise a chi abbia bisogno di inserirsi nel mercato del lavoro o di svolgere un tirocinio formativo".
Fonte: http://sociale.regione.emilia-romagna.it