Riforma del terzo settore, c'è un grande fraintendimento sull'impresa sociale. Barbieri interviene nel dibattito su Il Fatto Quotidiano

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Per il Portavoce del Forum il fraintendimento riguarda la diffusa convinzione che il fine del terzo settore sia quello di produrre servizi, piuttosto che creare partecipazione

Anche il Portavoce del Forum Nazionale, Pietro Barbieri, è intervenuto nel vivace dibattito promosso nelle ultime settimane da ilfattoquotidiano.it , che ha visto gli interventi di numerosi protagonisti ed esperti della Riforma del terzo settore, come Vincenzo Manes, Luciano Balbo, Achille Saletti, Luca Fazzi, Carlo Borzaga e Stefano Lepri.

Al centro dell'intervento di Barbieri il tema dell'impresa sociale, rispetto al quale, secondo il Portavoce Nazionale, c'è stato un grande fraintendimento, dovuto all'idea diffusa che la finalità del terzo settore sia quella di produrre servizi e che ai tempi della crisi "debba farne sempre di più e sempre di meglio imparando dalla cultura aziendale profit".  

Ma è davvero questo il fine del terzo settore? Per il Portavoce Nazionale, assolutamente no. I servizi non sono il fine, ma piuttosto "lo strumento per conseguire una diversa finalità, cioè creare occasioni di partecipazione, consentire a un numero sempre crescente di cittadini di attivarsi, assumendosi responsabilità verso la cosa pubblica, donando il proprio tempo e/o risorse economiche con l’obiettivo di creare beni relazionali o curare beni comuni".

L'articolo completo è disponibile sul sito del Forum Nazionale

 

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